Quando si pianifica un viaggio in Israele, è fondamentale prestare attenzione ai requisiti relativi al passaporto. Un aspetto cruciale riguarda i timbri nel passaporto, in particolare quelli israeliani e di alcune altre nazioni, che potrebbero influire sull’ingresso in Israele o in altri paesi. Alcuni stati non accettano passaporti con timbri israeliani o con segni di transito attraverso Israele, come i timbri palestinesi o quelli dei valichi di frontiera di Gaza, Giordania ed Egitto.
I paesi che non consentono l’ingresso a persone con passaporti contenenti timbri o visti israeliani includono Iran, Libano, Libia, Sudan, Siria, Yemen e Kuwait. Questi stati potrebbero rifiutare l’accesso a chiunque possieda timbri israeliani o altri segni che indicano un passaggio attraverso Israele o i suoi territori.
Alcuni paesi, tuttavia, hanno adottato politiche più flessibili. Ad esempio, l’Arabia Saudita ha iniziato a permettere l’ingresso a chi ha timbri israeliani dal 2019, mentre l’Iran accetta l’ingresso di chi possiede un timbro o un visto israeliano, purché sia passato più di sei mesi dalla data di uscita da Israele.
In passato, fino al 2006, le autorità israeliane risolvevano il problema del timbro con un timbro separato su un foglio a parte. Attualmente, per evitare complicazioni, le autorità di frontiera israeliane rilasciano un visto stampato su carta termica, che riproduce il numero del passaporto e la foto del viaggiatore, senza apporre alcun timbro sul passaporto stesso.
Contrariamente a quanto accade in alcuni paesi, la presenza di timbri o visti di paesi islamici sul passaporto non costituisce automaticamente un motivo di respingimento alla frontiera israeliana. Tuttavia, può portare a controlli più approfonditi e a tempi di attesa più lunghi da parte della polizia di frontiera israeliana.
Per evitare problemi all’ingresso, è consigliabile che chi è stato espulso da Israele, ha soggiornato illegalmente nel paese o ha ricevuto un diniego di ingresso in passato, verifichi il proprio stato presso le autorità consolari israeliane all’estero o il Ministero degli Interni israeliano prima di intraprendere il viaggio.
Inoltre, esistono anche paesi che non accettano l’ingresso di persone con passaporti israeliani, tra cui Algeria, Bangladesh, Brunei, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Iran, Kuwait, Libano, Libia, Malaysia, Pakistan, Siria, Sudan e Yemen. Israele considera Libano, Siria, Iraq e Yemen come stati ostili. I cittadini israeliani non possono visitarli senza un permesso speciale dal ministero dell’Interno israeliano; in assenza di tale permesso, visitare questi paesi con un passaporto di un’altra nazione può comportare l’arresto al ritorno in Israele.
Negli ultimi anni, Israele ha avviato un processo di normalizzazione dei rapporti con alcuni paesi arabi, come Oman, Bahrain e gli Emirati Arabi Uniti, attraverso accordi diplomatici e commerciali, il che potrebbe influenzare le politiche future riguardo ai passaporti e ai timbri.